sabato 12 novembre 2016

Tutta colpa del “metabolismo lento”

“Guarda che fisico quella!” “Ah beh ma lei è magra di natura! Si vede benissimo”

“Non sarò mai snella! Il mio DNA mi vuole cicciottella!”

“Beata quella là che ha il metabolismo veloce! Il mio invece deve essere un discendente delle dinastia delle lumache!”

Ti riconosci in una di queste affermazioni? Da anni ti danni pensando di essere “geneticamente svantaggiata” rispetto ad altre ragazze magre e scattanti?

Le tue amiche al sabato sera si abbuffano di pizza bquattro formaggi e tu solo a guardarle aumenti 2 kg perché hai il metabolismo lento?


Beh… Anche io credevo di essere come te. Poi qualche anno fa ho capito che non era il mio metabolismo a dover cambiare, ma la mia testa.

A meno che tu non sia affetta da una patologia (e questo potrai verificarlo affidandoti ad un buon medico e facendo tutti gli esami del caso) è molto probabile che tu, più semplicemente, stia commettendo degli errori.


Facciamoci schiarire le idee dalla nostra Wellness Witch Giorgia Visentini, medico nutrizionista e biologo. 

Giorgia… La parola a te!


Ciao Iaia e ciao a tutte voi!

Eccoci arrivati al nostro terzo appuntamento, con un approfondimento secondo me utilissimo.. il sacro graal di tutti i piani alimentari, di tutti i nutrizionisti ( e non).. ovvero : cosa è il metabolismo? Esiste il metabolismo “ lento” ?È possibile intervenire per velocizzarlo?? PARTIAMO DALL’INIZIO…

Innanzitutto, una velocissima (promesso !!) delucidazione: il metabolismo, povero , bistrattato e tanto odiato ( spesso) metabolismo, non è altro che l’insieme di reazioni chimiche che avvengono all’interno del nostro organismo, e che ci consentono di respirare, far battere il cuore, far girare il sangue, digerire.. e altre cosette così.

In poche parole di vivere.

O meglio, questo è solo il cosiddetto “metabolismo basale”, ossia , detto spiccio spiccio, quante calorie BRUCIAMO SOLAMENTE per sopperire alle nostre funzioni di base necessarie alla sopravvivenza.

A questo va chiaramente aggiunto e considerato il fatto che noi non ce ne stiamo bellamente a poltrire h24 ( a parte qualche fortunato…ehm..), ma VIVIAMO: ci alziamo, andiamo a lavorare, cuciniamo, prendiamo i marmocchietti a scuola ( donne multitasking.. parlo con voi… ), e se siamo super bravissime ci concediamo anche la nostra mezzoretta quotidiana di workout.

Tutto questo fa si che il nostro fabbisogno calorico sia ovviamente superiore al metabolismo basale, e che si possa calcolare attraverso delle formule che tengono conto di vari fattori sia fisici, che chiaramente legati allo stile di vita. Abbiamo quindi chiarito:

-METABOLSIMO BASALE: quanto brucerei stando a dormire tutto il giorno;

– FABBISOGNO CALORICO: quanto brucio tenendo in considerazione tutte le attività svolte nelle mie 24 h.

Che poi, mica noi siamo una bomba calorimetrica che “ brucia” le calorie, ma questo è un altro discorso.. si fa per capirci.

Ora vi è più chiaro il concetto di dieta intesa come restrizione calorica di cui parlavamo la volta scorsa? Per dimagrire, ovvero perdere ciccia, dobbiamo creare un deficit, ossia introdurre meno calorie di quelle che quotidianamente consumiamo ( = fabbisogno).

Fosse così semplice, non ci sarebbe un mondo dove tutti vogliono dimagrire, ecco.

Giustamente, di primo acchito, si penserebbe che per arrivare perfette al mare sia quindi sufficiente mangiare un po’ di meno ( e magari muoversi un po’ di più), ma purtroppo non è ( quasi mai) così semplice.

Il nostro organismo è una complessa macchina molto finemente regolata, e, anche per quel che riguarda dimagrimento e metabolismo, intervengono moltissimi fattori e cofattori dei quali solitamente solo due o tre vengono tenuti in considerazione: apporto calorico, quanti grassi o carboidrati nella dieta, indice glicemico ecc..

La realtà è molto più complessa e non è difficile incontrare persone che, dopo un iniziale dimagrimento anche rapido in seguito ad una “casuale” restrizione dietetica presa dall’ultima dieta di moda, sperimentano un periodo di blocco in cui il peso non cala come prima o non cala affatto.

È il cosiddetto stallo del peso. La prima ed istintiva reazione che ci viene in mente è logicamente questa: “mi alleno di più, mangio meno… mi sbloccherò..!” Giusto?

Sbagliato!

Come dicevamo prima, il nostro corpo si autoregola in una maniera esagerata e certamente è più propenso a guadagnare peso che a perderlo (non sa di sicuro che abbiamo le dispense e il frigo pieno di cibo, e si deve tutelare da eventuali carestie). Ragazze si chiamano “ geni della carestia” non sto scherzando…

Ecco perciò che si instaura una vera e propria lotta: da una parte la nostra volontà di restringere e restringere per poter incentivare il dimagrimento, dall’altra l’incredibile capacità del corpo umano di attivare meccanismi compensatori atti a spingerci a mangiare più di quanto vorremmo e a trattenere il più possibile quel poco ingerito. Per la serie: assimilo anche l’aria che respiro!

Ecco quindi che possiamo identificare alcune cause precise, per le quali il nostro metabolismo si blocca:

• Scarsa presenza di attività fisica anaerobica (ricordiamo che più massa magra abbiamo e più bruciamo a riposo… è fondamentale, ma ora ci occupiamo di altro).

• Calo di peso iniziale troppo rapido (che instaura un senso di allarme e percepita carestia).

• Errata distribuzione dei macronutrienti, ed in particolare scarsa presenza di carboidrati nella dieta ( sento esclamazioni di stupore e indignazione….)

Ma come… non sono i carboidrati coi loro picchi glicemici a farci ingrassare? Vero, ma sono anche loro a regolare in positivo il nostro metabolismo… stay tuned, perché approfondiremo a breve questo interessantissimo concetto : mangiare di più per bruciare di più !!!! Ovviamente… Nel nostro prossimo appuntamento.
Ok… Ho le idee un pochino più chiare.

E voi?

Giorgia tornerà a trovarci molto presto.

Al prossimo incantesimo…

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Fonte: http://theblondewitchproject.it/tutta-colpa-del-metabolismo-lento/

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