venerdì 18 novembre 2016

Osteoporosi: prevenzione e cura

L’osteoporosi è una malattia che colpisce le ossa, indebolendole lentamente, fino a provocarne una frattura. Si tratta di un problema che interessa maggiormente i paesi industrializzati e in particolare le persone di sesso femminile dopo la menopausa.

L’osteoporosi, se si segue un corretto stile di vita, può essere opportunamente prevenuta o al limite curata in modo da rendere la vita del paziente soddisfacente.

Le cause dell’osteoporosi

Osteoporosi: prevenzione e curaLe ossa sono tessuti che vivono e si modificano durante la crescita di un individuo, in particolare si rinnovano in continuazione grazie a un meccanismo per cui il tessuto vecchio viene rimosso e sostituito da quello nuovo. Durante l’infanzia la quantità di tessuto nuovo è maggiore di quello che viene eliminato e per questo motivo la massa ossea aumenta, fino a raggiungere un picco intorno ai 30 anni. Superata questa età il nostro organismo rimuove più tessuto di quanto ne crea e per questo motivo la nostra struttura ossea inizia a indebolirsi.

L’indebolimento dell’organismo non è uguale per tutti gli individui ma è legato ad alcuni fattori personali:

  • sesso, le donne hanno una maggiore probabilità di soffrire di questo disturbo,
  • quantità di tessuto osseo accumulato durante la crescita (picco di massa ossea),
  • qualità del tessuto osseo legata alla quantità di calcio, fosforo e altri minerali contenuti nelle ossa,
  • livelli ormonali, se le quantità di estrogeni e testosterone si abbassano il decadimento osseo è più veloce,
  • velocità di decadimento legato a fattori genetici,
  • alimentazione in cui si ha uno scarso apporto di calcio,
  • fumo ed eccesso di alcool,
  • stile di vita con scarsa attività sportiva,
  • utilizzo prolungato di farmaci come corticosteroidi, antidepressivi, antitumorali,
  • invecchiamento,
  • corporatura, le persone esili hanno una maggiore probabilità di ammalarsi.

I sintomi dell’osteoporosi

I sintomi dell’osteoporosiL’osteoporosi, soprattutto nelle prime fasi, è asintomatica e l’individuo non si rende conto che le sue ossa si stanno pericolosamente indebolendo. In genere, se si è fortunati, ci sono alcuni campanelli d’allarme grazie ai quali un buon medico capisce il sopraggiungere della malattia:

  • mal di schiena,
  • variazione della postura che tende a incurvarsi,
  • diminuzione della corporatura.

Spesso, purtroppo, la malattia è asintomatica e ci si rende conto di esserne affetti solo quando arriva una frattura delle ossa ormai deboli. Generalmente le ossa più colpite sono le vertebre, il femore e il polso che si rompono a seguito di una caduta o anche di piccoli incidenti.

Il problema è che le fratture interessano spesso le persone anziane e non sono da escludere pericolose complicanze causate dall’età. In particolare non sempre il paziente riesce a ristabilirsi a seguito di una frattura importante come quella del femore.

Le persone che hanno maggiore probabilità di contrarre l’osteoporosi sono donne in menopausa con un’età intorno ai 70 anni. Recenti studi hanno, infatti, evidenziato che a questa età una donna può avere il 30% in meno della massa ossea che aveva in gioventù. Se poi ricordiamo che il sesso femminile ha una lunghezza media della vita più alta di quella degli uomini è spiegato il motivo per cui il 70% dei malati di osteoporosi sono donne.

Come diagnosticare e prevenire l’osteoporosi

Considerato che l’osteoporosi è generalmente asintomatica gli esperti consigliano di sottoporsi, superati i 65 anni di età, a particolari controlli che misurano la densità delle ossa e la loro variazione nel tempo, come la mineralometria ossea computerizzata (MOC), l’assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA) e la Tomografia computerizzata (TAC) quantitativa.

Per l’osteoporosi, come per molte altre patologie, la migliore cura rimane sempre la prevenzione. In particolare i medici consigliano:

  • una dieta equilibrata ricca di calcio (latte, latticini, arance, pesce, verdura) e vitamina D,
  • limitare il fumo e il consumo di bevande alcoliche,
  • assorbire una buona quantità di luce solare per assorbire meglio la vitamina D assunta con l’alimentazione,
  • prestare particolare attenzione alla postura che si tiene durante l’arco della giornata in modo da non accumulare tensioni ai danni della colonna vertebrale,
  • seguire un’attività fisica regolare in modo da irrobustire le ossa e i muscoli che le sorreggono.

Invece, le persone anziane, dovrebbero prestare attenzione a eventuale cadute indossando scarpe basse e antiscivolo, mettere un tappetino antiscivolo nella doccia e fare attenzione quando si sollevano carichi pesanti.

A seguito di una frattura causata da osteoporosi il paziente dovrà iniziare una seria terapia di recupero in modo da rinforzare le ossa. Generalmente quando si arriva a un punto critico non è più sufficiente variare l’alimentazione o lo stile di vita e bisognerà seguire una terapia farmacologica sotto il consiglio di un medico esperto.

La terapia per curare l’osteoporosi

Ricordiamo che è fondamentale seguire una terapia solo se seguiti da un medico esperto e bisogna assolutamente evitare il fai da te in quanto i farmaci usati per curare l’osteoporosi possono avere effetti collaterali anche seri. Inoltre è bene ricordare che non esiste una terapia specifica che vada bene per tutti i casi, quindi la diagnosi di un medico è imprescindibile così come la gestione della terapia (durata e farmaco utilizzato).

Tra i farmaci maggiormente utilizzati per curare l’osteoporosi abbiamo: estrogeni, SERM, bisfosfonati, teriparatide e ormone paratiroideo, calcitonina, vitamina D e suoi derivati e integratori di calcio.



Fonte: https://www.idoctors.it/blog/osteoporosi-prevenzione-cura/

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