sabato 12 novembre 2016

Da Santiago a… Sant’Alessio. Prima ricercatore solitario di bellezza, poi mamma in viaggio

—di Giuliana Moscati—

Il mio percorso, la mia evoluzione di viaggiatore ha per protagonisti due santi: Santiago di Compostela e Sant’Alessio con Vialone. Il primo, invocato e anelato durante il Cammino di 468 km che mi ha portato a piedi fino al santuario in Spagna; il secondo, benedetto e ringraziato nelle belle giornate di primavera trascorse con mio figlio nell’oasi naturalistica a lui dedicata in provincia di Pavia.

Sono una viaggiatrice instancabile, dedicata da sempre al culto per il viaggio, inteso come scoperta, ricerca, conoscenza. Per tutta la vita ho amato i viaggi itineranti, quelli che ti riservano sorprese ogni giorno e in cui ogni giorno non sai dove dormirai il successivo.

Poi nella mia vita è entrato Nic, mio figlio. Un bambino. Una specie del tutto sconosciuta per me, che fino ad ora avevo sempre tenuto alla larga. Però Nic è simpatico, e qualche giorno fa, a 4 anni mi ha fatto il più bel regalo che potessi immaginare. Mi ha detto che da grande vuol fare il pilota di aerei, “così porto mamma a fare il giro del mondo”!

Viviamo in Campania, e da quando era poco più di un neonato, abbiamo iniziato a visitare i luoghi simbolo del nostro patrimonio storico e artistico.

Nic a quattro anni conosce già gli scavi e il MAV di Ercolano, le rovine di Pompei e i Templi di Paestum. Siamo già saliti insieme sul Vesuvio, abbiamo visitato il museo ferroviario di Pietrarsa e l’orto botanico di Napoli.

Sono convinta che l’educazione alla bellezza e al gusto vada incoraggiata fin da piccoli.

I nonni vivono a Pavia, e noi almeno una volta all’anno veniamo a trovarli. Di norma a maggio, quando lungo il Ticino, si può godere della fioritura delle acacie e dei pioppi, prima che arrivi l’assalto delle fameliche zanzare.

FullSizeRender
il Castello di Sant’Alessio con Vialone

A 10 km da casa, c’è l’oasi di Sant’Alessio con Vialone. Un castello rinascimentale con un grande parco, dove trascorrere una giornata all’aria aperta, tra giochi e osservazione della natura.

FullSizeRender_1
l’ingresso dell’oasi

Il parco, di proprietà privata, è il sogno visionario Antonia e Harry Salamon, che 40 anni fa iniziarono a provare il ripopolamento di specie autoctone. Oggi è facile imbattersi nelle cicogne che nidificano sugli alberi, ma anche sui vicini campanili; covano le uova e crescono i loro piccoli. Si può ammirare la lontra, gli aironi, le spatole e numerose altre specie di pesci e volatili. Oltre ad assistere allo spettacolo del volo dei falconi addestrati alla caccia.

FullSizeRender (1)
una cicogna con le uova

Un paradiso insomma, per gli amanti della natura e per i bambini, che hanno a disposizione tanto spazio per correre, tanti giochi su cui divertirsi e alberi su cui arrampicarsi. Un paradiso anche per gli appassionati del barbeque. La domenica infatti l’area pic nic viene invasa dall’odore inconfondibile di brace. Sulle enormi griglie viene arsa legna e arrostita carne a profusione.

IMG_2245
l’addestramento dei falconi

A fine giornata, Nicola è stanco e felice. Ha imparato tante cose nuove, vissuto esperienze singolari e accresciuto il rispetto per la natura. Io sono felice perché vederlo interessato e libero dà un senso alla fatica di cercare continuamente nuovi stimoli per lui.

Insomma, l’importate è trarre il bello anche nella vita da viaggiatrice 2.0. E studiando la storia del castello di Sant’Alessio, scopro che dal 1651 al 1796 ha dato rifugio a molti pellegrini che percorrevano la via Francigena. Quindi, infondo non è poi così distante da Santiago de Compostela.

L'articolo Da Santiago a… Sant’Alessio. Prima ricercatore solitario di bellezza, poi mamma in viaggio sembra essere il primo su Viaggiando Scoprendo.



Fonte: http://www.viaggiandoscoprendo.it/santiago-santalessio-ricercatore-solitario-bellezza-mamma-viaggio/

Nessun commento:

Posta un commento