venerdì 10 febbraio 2017

Le case di John Lautner

Chi non ricorda i morbidi interni di A Single Man (Schaffer Residence) o la spettacolare villa brutalista ne Il Grande Lebowski (Sheats – Goldstein Residence)? O ancora, la residenza a strapiombo, scenario di una lotta finita in piscina tra James Bond e due ammalianti amazzoni (Elrod House in 007 – Una cascata di diamanti)?. Ecco, erano tutte case disegnate da John Lautner. I suoi progetti, prestati a fare da sfondo, sono diventati parte integrante della storia e del successo del film e lo hanno reso uno degli architetti più cinematografici, nonché tra i più sperimentali della sua generazione.

L’architetto nasce a in Michigan nel 1911; laurea e matrimonio arrivano insieme a un praticantato da Frank Lloyd Wright, svolto all’epoca del progetto per la Casa sulla Cascata (Kaufmann Residence), nel 1936. Dal 1950 alla fine dei ’70 sono gli anni che segnano la produzione migliore, ma la carriera di Lautner continua senza soste, segnata da progetti significativi, fino alla sua morte avvenuta nel 1994. Oltre alle indubbie caratteristiche scenografiche, le residenze che ha disegnato colpiscono per la nuova concezione architettonica degli spazi, la varietà, e l’innovativo rapporto tra forma e funzione.

Lautner aveva fin da subito chiara la visualizzazione del progetto completo, derivata dalla singola idea di un elemento caratterizzante, che poteva essere una caverna, il terrazzo, il tetto, come avvenuto – rispettivamente – per le residenze Sheats, Arango e Reiner “Silvertop”. E come avvenne anche nelle case Schaffer o Bergren, quasi dei cottage intimi in cui le superfici vetrate si estendono fino a formare anche parte della copertura, lasciando che la natura invada visivamente l’edificio.

Dopo i progetti più contenuti degli anni ’40 e ’50, ecco le spettacolari residenze losangeline Malin “Chemosphere”, che sembra una astronave ottagonale dalle soluzioni abitative avveniristiche, Reiner “Silvertop” e Sheats – Goldstein, o la Arango a Acapulco, con le loro forme futuristiche ed il senso di apertura totale: «Non ho mai disegnato una facciata in vita mia», ha affermato una volta Lautner. Le foto che accompagnano questo articolo sono tutte del grande fotografo testimone del Modernismo Julius Shulman (1910 – 2009) che, se possibile, aggiungono bellezza a delle case da sogno.

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Fonte: http://living.corriere.it/case/autore/le-case-di-john-lautner/

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