Blake Lively è indubbiamente una delle attrici più amate degli ultimi anni. Il suo charme, la sua abilità a calarsi nei vari personaggi e, perché no, anche la sua disponibilità a confrontarsi coi fan la stanno rendendo una delle star di questo decennio. Nata nel 1987, è ancora molto giovane e ha una lunga carriera davanti a sé, ma qualche svolta importante l’ha già messa in atto, sia in TV che al cinema.
Una famiglia di gente di cinema
Nata a Tarzana, un quartiere di Los Angeles che deve il suo nome al fatto di essere stata la residenza di Edgar Rice Burroughs, appartiene a una famiglia di attori e cineasti. Suo padre Ernie è un regista che ha diretto vari episodi de La signora in giallo, suo fratello Eric ha recitato in American Pie e vari film per la TV, mentre la sua sorellastra Robyn è stata nel cast di Twin Peaks ed è apparsa in decine di altre serie.
Blake, quindi, è cresciuta a stretto contatto con la recitazione. Dopo una parte in Sandman, film del 1998 di suo padre, sembrava volersi però allontanare da quel mondo per dedicarsi agli studi. Grazie all’insistenza del fratello, nell’ultimo anno di liceo riuscì comunque ad ottenere la parte per un film che si intitolava 4 amiche e un paio di jeans. Quell’inatteso successo le fece cambiare idea. Poi arrivarono Gossip Girl, la fama internazionale, il matrimonio con Ryan Reynolds e molto altro. Scopriamo assieme i migliori film e programmi televisivi in cui ha recitato finora.
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4 amiche e un paio di jeans (2005)
L’esordio in un teen movie sopra la media
Come detto, 4 amiche e un paio di jeans rappresentò il primo ruolo importante per Blake Lively. Il film nasceva come adattamento di una serie di libri per adolescenti di grande successo, intitolati come la pellicola e scritti da Ann Brashares. Nel primo romanzo si raccontava di quattro sedicenni cresciute assieme che si trovavano per la prima volta a vivere un’estate da separate.
L’acquisto di un paio di jeans che calzavano magnificamente (e magicamente) a tutte e quattro le convinceva della necessità di scambiarsi quel capo per tutta l’estate, raccontandosi le rispettive avventure. Questo lo spunto iniziale, che consentiva alla narratrice di seguire le disavventure di quattro adolescenti, raccontandole con tono divertito e tutto sommato sincero.
Il ruolo di Bridget Vreeland
Nella riduzione cinematografica a Blake Lively spettava il ruolo di Bridget Vreeland, giocatrice di calcio che passava l’estate a coltivare la sua passione in Messico, in un apposito campus. Ma al di là del gioco e dello sport, al centro della sua parte di storia c’era l’attrazione per il vice allenatore della sua squadra, che la portava anche a una notte d’amore.
Il film è carino e simpatico, adatto a un pubblico di adolescenti, presso il quale già alla sua uscita ebbe un notevole successo. Oltre alla Lively, vi recitavano infatti altre giovani attrici destinate a un buon futuro. Come America Ferrera, che è poi diventata poi la protagonista di Ugly Betty. O Amber Tamblyn, che è stata invece l’attrice principale di Joan of Arcadia. O ancora Alexis Bledel, la Rory di Una mamma per amica.
Gossip Girl (2007-2012)
Pettegolezzi, sesso e segreti a Manhattan
La vera svolta della carriera di Blake Lively è stata però la partecipazione a Gossip Girl. Anche in questo caso, dietro alla fiction c’era una serie di romanzi, scritti da Cecily von Ziegesar e ispirati alle sue esperienze all’interno dei circoli formati dai giovani dell’alta società di Manhattan.
I libri uscirono per la prima volta nel 2002 e in breve arrivarono in vetta alle classifiche di vendita. Josh Schwartz, che già aveva creato qualcosa del genere per la costa ovest con The O.C., se ne assicurò i diritti e ne ricavò una serie, che propose al canale The CW. Il lancio avvenne nel settembre 2007, quando Blake aveva appena compiuto vent’anni. Accanto a lei nel cast figuravano Leighton Meester e Taylor Momsen, destinati anche loro a un buon successo, e la già affermata Kristen Bell, voce fuori campo del personaggio di Gossip Girl.
Serena e Blair
La storia si concentrava attorno alle vicissitudini di due amiche, Serena van der Woodsen, interpretata proprio dalla Lively, e Blair Waldorf, affidata al talento di Leighton Meester. Il primo episodio prendeva avvio dal ritorno di Serena a Manhattan, cosa che scombussolava gli equilibri alla sua scuola e faceva emergere anche un paio di segreti. Ma i segreti sarebbero stati all’ordine del giorno in tutte le sei stagioni dello show, così come i colpi di scena e le storie d’amore.
La serie è stata elogiata o criticata da diverse riviste e siti specializzati, diventando uno dei casi mediatici di quegli anni. I rilievi più pesanti sono stati mossi contro l’immoralità dello show, ma i numerosi premi hanno dimostrato come i giovani abbiano largamente apprezzato la serie.
The Town (2010)
Un cast stellare
Il successo di Gossip Girl aprì presto a Blake Lively le porte del cinema “adulto”, quello che fa grandi incassi al botteghino e desta l’attenzione dei grandi festival e dei più importanti premi internazionali. A darle la prima occasione importante in questo settore è stato un regista a sua volta giovane, che proprio dalla recitazione proveniva: Ben Affleck.
Reduce dal successo del suo primo film dietro alla macchina da presa (Gone Baby Gone del 2007), Affleck stava lavorando a un secondo lavoro. Ispirato da un romanzo di Chuck Hogan intitolato Il principe dei ladri, voleva mettere in scena un film che si concentrasse su una banda di rapinatori del Massachusetts. La sceneggiatura – scritta dallo stesso Affleck assieme a Peter Craig e Aaron Stockard – era praticamente pronta, ma mancava ancora il cast.
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Oltre al ruolo principale, che Affleck tenne per sé, furono scritturati Jon Hamm, star di Mad Men, e Rebecca Hall, già vista in The Prestige e soprattutto in Vicky Cristina Barcelona. Inoltre Affleck affidò alcuni ruoli di rilievo ad abili caratteristi come Jeremy Renner e Pete Postlethwaite. Blake Lively fu, insomma, l’unica vera scommessa in un cast di superstar, e a lei venne assegnata la parte di Krista Coughlin, cioè l’ex compagna del protagonista.
Il film ha avuto un’accoglienza molto positiva, sia a Venezia, dove fu presentato in anteprima, sia poi nel resto del mondo. Nonostante non si sia aggiudicata molti premi, la pellicola brilla per il ritmo e la buona direzione di Affleck, ma anche per la straordinaria interpretazione di tutti gli attori. E non c’è dubbio che, in mezzo a tanti professionisti di grande livello, anche quest’esperienza sia servita alla Lively per maturare e migliorare.
Adaline – L’eterna giovinezza (2015)
La ragazza che non invecchiava mai
Fino a questo momento abbiamo presentato film o programmi televisivi in cui Blake Lively non era mai l’assoluta protagonista. A volte, anzi, interpretava un personaggio secondario, mentre altre volte doveva dividere la scena con vari co-protagonisti. La prima pellicola di un certo livello in cui ha recitato da prima star assoluta è stata Adaline – L’eterna giovinezza, uscita nel 2015.
Diretto da Lee Toland Krieger a partire da una sceneggiatura di J. Mills Goodloe e Salvador Paskowitz, il film si concentra sulla vita di Adaline, una giovane donna che nel 1937, all’età di 29 anni, subisce un incidente automobilistico. Invece di morire o di restarne menomata, però, la ragazza subisce una strana mutazione che le consente di non invecchiare più. Mentre il resto del mondo muta, il suo corpo rimane sempre quello di una ventinovenne, con tutti i problemi che questo comporta.
La condanna di Adaline
Costretta a cambiare città ogni dieci anni per non destare sospetti e a non assistere da vicino alla crescita della figlia, Adaline vive la cosa come una condanna. E il fatto di innamorarsi del giovane Ellis non fa altro che complicare le cose, soprattutto quando scopre che il padre di quest’ultimo è, a sua volta, una sua vecchia fiamma.
Il film, di per sé, è discreto ma in qualche punto un po’ forzato. A salvarlo è soprattutto la recitazione degli attori, soprattutto della stessa Lively – molto convincente nella parte – e di Harrison Ford, che interpreta proprio il padre di Ellis. Il pubblico l’ha comunque bene accolto e premiato con buoni incassi.
Café Society (2016)
Rendere interessanti anche i personaggi troppo belli
Blake Lively ha una fisionomia che non le permette di interpretare qualsiasi ruolo. Troppo bella, troppo alta, troppo aristocratica: ha insomma una serie di qualità che in realtà, al cinema, potrebbero essere dei limiti. Che ruoli può interpretare un’attrice del genere? Di solito quello dell’algida, altezzosa VIP, cioè ruoli da caratterista e non certo da protagonista in cui il pubblico possa immedesimarsi.
Eppure la Lively riesce, con la sua innata simpatia, a mitigare questo eccesso di bellezza. E a volte ad assicurarsi parti che le vengono in un certo senso cucite addosso, giocate sul fatto che lei riesce a far sembrare simpatica anche il tipo di donna che noi tutti – per invidia o per eccesso di perfezione – tendenzialmente odieremmo. Così è avvenuto anche in Café Society, film di Woody Allen ambientato negli anni ’30.
Tra New York e Los Angeles
La storia è quella del giovane Bobby Dorfman, rampollo di una famiglia ebrea di New York. Il ragazzo prima cerca fortuna ad Hollywood, appoggiandosi su uno zio produttore e innamorandosi della sua segretaria, Vonnie. Poi torna nella Grande Mela e apre un night club di buon successo, sposandosi nel frattempo con una bella vedova (ovvero Blake Lively). Ma l’amore per Vonnie non sembra mai sopirsi del tutto.
Il film è lieve e malinconico, come spesso accade all’ultimo Woody Allen, e si lascia guardare. Blake Lively vi recita in maniera molto convincente, tanto è vero che è anche stata scelta dal New Yorker come una delle cinque migliori attrici non protagoniste dell’anno. Un riconoscimento ancora più importante se si considera che nessun altro dei suoi prestigiosi colleghi nel film (Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Steve Carell) è entrato nella lista.
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Il post Cinque film e programmi televisivi con Blake Lively è apparso su Cinque cose belle.
Fonte: https://www.cinquecosebelle.it/cinque-film-e-programmi-televisivi-con-blake-lively/
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