Un giorno Saba disse “Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore.”
Trieste è un luogo fresco, brulica di vita intensa. E’ porto. E’ Mare.
E’ vie piene di colori, riflessi e mille forme di umanità.
E’ un luogo privilegiato dal tempo e dalla storia, è mitteleuropea.
E’ una città portuale, aperta, disinibita, giovane e nuova.
E’ riservata, diffidente e tesa al futuro.
E’ piena di contraddizioni. E’ accogliente e bisognosa di isolamento, orgogliosa della propria solitudine.
È ariosa e stringente come un abbraccio.
È fatta di parole, di scrittori, di storie raccontate sottovoce ed urlate.
È fatta di cibi ricchi, locali caldi, tazze di cioccolata e una cultura per il caffè encomiabile.
Trieste ci è così piaciuta che vi lasciamo di seguito 10 motivi per visitarla e amarla.
- Piazza Unità d’Italia
Piazza Unità, racconta in un colpo d’occhio la storia di una città che ha vissuto due secoli d’oro, che è stata il porto dell’Austria Ungheria ed oggi è la piazza aperta sul mare più grande d’Europa. E’ definita “il salotto di Trieste” ed è un luogo per passeggiate, per incontri di affari, per spettacoli, celebrazioni e manifestazioni come una volta è stato lo spazio per processioni, esecuzioni e giostre, insomma è da sempre il centro della vita quotidiana della città.
- Molo audace
Una passerella sul mare di oltre 200 metri, una zona magica per fare due passi e ossigenarsi in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi stagione e rimanere incantati a guardare i tramonti d’autunno, sfidando la bora a 100km/h, quando i palazzi delle Rive si tingono di rosso. Andare a Trieste e non trascorrere del tempo lungo questa passerella sospesa sul mare sarebbe un delitto! Non fatevi mancare questa suggestiva esperienza!
- Il canal grande
Nella zona occupata oggi dal Borgo Teresiano un tempo c’erano le saline. L’area è stata interamente bonificata, ma i canali perpendicolari alla banchina rimasero in uso per molto tempo. Oggi rimane solo il Canal Grande. Il Canale era originariamente attraversato da 3 ponti girevoli per permettere l’entrata dei bastimenti (ponte Bianco, ponte Rosso e ponte Verde, come la nostra bandiera). Adesso vi è solo il Ponte Rosso.
- Il quartiere ebraico
Il Ghetto Ebraico si stende dietro Piazza Unità d’Italia e si snoda in un intrico di strette stradine piene di antiquari e botteghe di libri usati. Nell’immaginare le vie popolate da commercianti ebrei, con la merce esposta alla rinfusa, in un brulicare di voci e colori, non suonerà strana l’espressione far gheto, che i triestini usano per dire “far confusione, rumore”. In queste strade aveva sede anche il negozio di Umberto Saba.
Merita una visita anche la Sinagoga, tra le più grandi d’Europa e piena di storie affascinanti, segreti e frutti della rinascita dal periodo buio del Nazismo e delle deportazioni.
- Il caffè Tommaseo
Questo caffè è tra i più antichi e famosi della città e mantiene inalterato tutto il suo fascino del recente passato. Riconoscibile subito dall’arredamento prezioso realizzato con pezzi di antiquariato, dal caffè nero e dalla Sacher che ricorda Vienna e la mittelEuropa.
- Il Buffet Marascutti
Locale storico e intimo, con pochi tavoli e dalla prenotazione quasi obbligatoria. Dovete recarvi qui e gustarvi i piatti tipici della tradizione triestina: gnocchi di patate con gulasch, carne alla brace e patate in tecja. Fatevi consigliare dal personale di sala sugli abbinamenti con il vino e non rimarrete delusi. Tutti i piatti, poi, vengono cotti al momento per cui i tempi sono ovviamente piuttosto lunghi, ma questo giova all’allegria e alla conversazione.
- Salumare
Sembra di essere in uno dei più famosi bacari di Venezia grazie alla sua generosa scelta di tartine e piatti a base di pesce: baccalà e salmone accuratamente affumicato in un laboratorio non troppo lontano sono i veri padroni di casa.
Non fatevi mancare lo spritz bianco tipico di Trieste e gustate ogni boccone saporito che vi sarà servito, non nei classici piatti da portata, ma in rustici taglieri.
- Museo d’Arte Orientale
Nella sede espositiva del Museo d’Oriente non vi sono soltanto collezioni d’arte, ma anche memorie e ricordi di viaggio, armi, strumenti musicali e reperti di vario genere. Il percorso di visita si sviluppa su quattro piani: il primo è dedicato a “Trieste e l’Oriente” e alle sculture del Gandhara, il secondo alla Cina e gli ultimi due al Giappone.
L’ingresso a questo museo è compreso nella FVG Card un pass contenente tanti servizi per conoscere il Friuli Venezia Giulia e che vi aiuterà a spendere meno.
FVG Card è una chipcard nominativa che ha la durata di 48 ore, 72 ore o 7 giorni (dal primo utilizzo) e che vi permetterà di entrare gratuitamente nelle strutture convenzionate e di fruire di speciali scontistiche.
- La letteratura
Quello a Trieste deve essere obbligatoriamente anche un viaggio culturale così vi consigliamo di andare alla ricerca delle tre statue dedicate a Italo Svevo, a Umberto Saba e James Joyce. I primi due erano triestini di nascita, Joyce, invece, di origine irlandese, amante della letteratura italiana, si trasferì a Trieste per lavoro. La statua di Svevo si trova in Piazza Hortis, quella di Saba in via San Nicolò e quella di Joyce sul ponte del Canal Grande.
- Hotel Italia
Se decidete di dormire a Trieste prendete in considerazione l’Hotel Italia situato vicino ad un grande parcheggio, a poca distanza dalla Stazione Centrale e vicinissimo alle vie del centro. Le camere sono spaziose e da poco rinnovare, pur mantenendo un delizioso fascino vintage. Il personale gentilissimo è disponibile ad ogni richiesta inerente il soggiorno; non mancheranno di consigliarvi cosa fare in città e come vivere al meglio il vostro soggiorno. La colazione è ricca e varia, il caffè Illy ne è il vero protagonista, e vi si trovano anche prodotti senza glutine.
Fonte: http://blogdiviaggi.com/blog/2016/12/23/__trashed/
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